orte sind
sind reisen
oft schlösser aus luft
retour vergessen schon in
den himmelsquerend
großen maschinen :
was ich gesehen was war
ich wo wer durch die
innensicht
wandert
alte orte
verborgen
hautkomplex status runzelnd
wachsend immerhin noch und
alte orte sind heilig
sind orte der labsal
sie bewegen
nach innen
sie dehnen
orte sind
fremdheit
nägelkauen zwangs
läufig zwanghaft
die scheu vor landnahme
und oder karten
die finger auf punkten
denkend
träumend
und andernorts
tage wie
trübsal trägheit
temperatur 40 plus bunt
körbe mit stoffen
webweisen muster
exotik
bleibt hängen
deswegen
sind wüsten
die augen
mein lächeln im
ocker im rieseln
gezirkelt die dünen
im gleichmaß
gelegt und gebettet
die mulde
der hügel
sind segel
sind weiten
der schiffsbauch
getragen gewogen
geschaukelt geflogen
das flattern der jubel
das knarzen der
seile ahoi ist das
fernrohr gehoben
sind schuhe
genäht und genagelt
die sprengt mir
ein spitzbub heißt
neugier die nähte klaffen
im aufgehobenen
schließen sie sich
wieder zumindest
manchmal
sind berge
geschrofft und
getäfelt und oder
wind auf den gipfeln
haut komplex
status gepustet
neugefaltet gelegt
des alltags
enthoben
doch hautkomplex
status verschnürt
glatt straff gelackt
kommt fremd aus der ferne
das paket das
hass bringt ins warme
ins haus die seele
springt auf
es bebt
andernorts
raucht es warm
aus kaminen der wind
drückt den rauch
schürt feuer im haus
der liebe komm nur
fremder nimm
platz es geschieht
dir nichts
sind immer nur
flüchtige orte ein
zeitsturm verweht
und alles mit uns
geht aufwärts
und abwärts im
rhythmus bleibt
nur der herzschlag
so lange
ein nichts
ist der ort
der freude hautkomplex
status unbewegt vor
dem angesicht dessen
was nicht existiert oder
doch so lange wir
üben und es
so lassen
andernorts
bewegung
von da nach dort
ist autofahrt wind
haar und lachen
mein kind fest gehalten
das lied vom fremden
bloß fremd geworden
nicht wahr
sind plätze
verwegen fast
aufgehalst hautkomplex
status angespannt
festgezurrt wie
das seil am zickel
brunnen der kübel
voll nerven
luft holend
geholt von
den sternen
vom dunkel des all
das ding die spindel
kupfer gestochen und nur
ein paar münzen
alles fliegt fällt
doch es steht
wieder auf
sind räume
entgrenzung
in der fremde verboten
hautkomplex status membran
hauchdünn zart zerknittert
nach innen fallend
im augengrund
verschwunden
verloren
die mütter
das haus und die kindheit
andernorts väter die
anderen nächsten
das neue und vierte und
meines und deines
gehabt und verloren
gestorben und
neu geboren
die besten
orte das lassen
hautkomplex status haltlos
das fallen der zügel
es braucht mut
nur zu leben zu geben :
im fächer der
tagesordnung
leuchten
sono luoghi
traduzione Juliana De Angelis
viaggi sono
sovente castelli d’aria
a ritroso già dimenticati
nelle grandi macchine
che solcano i cieli:
cosa ho visto è stato ed ero
io dove chi nello
sguardo interiore
va errando
luoghi antichi
celati complesso
epidermico stato corrugato
eppure tuttora crescenti e
luoghi antichi sono sacri
luoghi sono di ristoro
muovono
verso dentro
espandono
sono luoghi
alterità
onicofagia gioco
forza forzatamente
il pudore dell’esproprio
e o cartine
le dita su punti
pensanti
sognanti
e altrove
giorni come
tristezza inerzia
temperatura 40 più colore
cesti con stoffe
intrecci motivi
esotismo
resta nell’aria
pertanto
deserti sono
gli occhi
il mio sorriso
nell’ocra nello stillare
calibrate le dune in cerchi
conformi
coricate e incastonate
la conca
la collina
vele sono
e vastità
la pancia della nave
portata pesata
cullata involata
lo sfarfallio lo giubilo
lo scricchiolio delle
cime oh issa è
puntato il cannocchiale
scarpe sono
cucite e chiodate
me le sforma
un birbante si chiama
curiosità cuciture si allentano
al sicuro
si richiudono
almeno
talvolta
monti sono
dirupati e
piallati e o vento
sulle vette
complesso epidermico
stato soffiato
piegato da capo steso
dal quotidiano
affrancato
eppure complesso
epidermico stato allacciato
liscio teso smaltato
arriva alieno da lontano
il pacco che
odio porta nel calduccio
in casa l’anima
sobbalza
trema
altrove
si leva fumo caldo
da camini il vento
comprime il fumo
attizza il fuoco nella casa
dell’amore vieni pure
straniero accomodati
non ti succede
nulla
sono sempre solo
luoghi fugaci una
tempesta temporale disperde
e tutto via con noi
sale verso l’alto
e scende nel
ritmo resta
solo il battito del cuore
finché
un nulla
è il luogo
della gioia complesso
epidermico stato immoto
davanti opposto a ciò
che non esiste oppure
sì comunque finché
ci alleniamo a
lasciarlo così
altrove
movimento
da lì a là
è viaggio in auto vento
capelli e risate
tenuto fermo il mio bambino
il canto dello straniero
estraneo soltanto diventato
non è vero
posti sono
impervi quasi
accollati complesso
epidermico stato teso
legato stretto come
la corda al capretto
pozzo il secchio
pieno di nervi
in cerca di aria
prelevato
dalle stelle
dal buio dell’universo
la cosa il fuso
rame inciso e solo
un paio di monete
tutto plana precipita
eppure
si rialza
sono spazi
sconfinamento
lontano da casa vietato
complesso epidermico stato membrana
evanescente tenero spiegazzato
ricadente verso dentro
sul fondo oculare
scomparso
perduto
le madri
la casa e l’infanzia
altrove padri gli
altri prossimi
il nuovo e il quarto e
il mio e il tuo
avuto e perduto
morto e
rinato
i migliori
luoghi il lasciare
complesso epidermico stato senza appigli
il cedere dei freni
serve coraggio
solo a vivere a dare:
nel ventaglio
dell’ordine del giorno
splendere
ügen und mich zu bearbeiten.